Riproponiamo al mondo il Made in Italy

E’ stata una risposta inverosimile e tempestiva, ma che fa da cartina tornasole, arrivata in sole due settimane, quella data da migliaia di studenti universitari italiani con un’età media di 23 anni, per intervenire come Volontari al Padiglione Italia a Expo 2021 Dubai. 7.971 le espressioni d’interesse con 78 Atenei iscritti per far parte del programma dei tirocinii curriculari “Expo 2021 Dubai – Università italiane” che ha potuto attivarsi grazie alla collaborazione tra il Commissariato italiano per la partecipazione dell'Italia all'Esposizione Universale e la Fondazione CRUI. Una vera e propria inversione di tendenza testimonia questa grande richiesta che denota anche quanta volontà di cambiare e di ricominciare ci sia e, cosa fondamentale, che parte proprio dai giovani, la generazione che era assuefatta dall’attesa di una chiamata per un contratto di lavoro sin da prima della pandemia e che era abituata a seguire il percorso degli eventi senza avere possibilità di determinarli.
 
Una manifestazione d’interesse, invece, molto evidente e spontanea, che dimostra l’interesse a voler avviare altre strategie per attivare nuove strade, attraverso strumenti internazionali per raggiungere nuovi obiettivi. Abbattendo i limiti tra uno Stato e l’altro, dopo aver vissuto la limitazione imposta dalla pandemia, i giovani hanno voglia di sentirsi liberi oltre che di generare e determinare un cambiamento; infatti, strumenti come “Expo Dubai”, produce una linfa vitale e professionale innovativa, oltre che una vera e propria opportunità per fare esperienza, sentirsi parte di un team con nuove competenze, un desiderio di cambio di rotta, cogliendo occasione per fare formazione internazionale della durata di quattro mesi. Infatti, gli studenti selezionati avranno, a partire dal primo ottobre 2021, l’occasione di acquisire professionalità in materia di organizzazione e gestione del più importante evento globale mai organizzato in Medio oriente, Africa e Asia meridionale. Una ventata di aria fresca di un periodo post crisi che sta richiedendo da parte di molteplici aziende interventi mirati, con l’adozione di nuove linee di azione, tutte figlie della lungimiranza strategica.
Molte imprese sono state indotte a interrogarsi sulla validità e sulla sostenibilità dell’attuale visione e missione aziendale per potersi mettere nelle condizioni di essere pronti a fronteggiare emergenze come quella che si sta ancora attraversando. Business e strategie competitive sono modelli su cui è opportuno intervenire per riavviare i sistemi aziendali. Una volta che vengono identificate le strategie e definiti gliobiettivi, il passo successivo è l’elaborazione di più scenari con l’obiettivo di individuare i range di performance, ritenuti raggiungibili e calibrare gli interventi operativi.
 
Il periodo pandemico che potremmo considerare di forte turbolenza con manifestazione di fenomeni non prevedibili, detta legge da ora in poi e traccia un percorso fondamentale, in cui l’analisi dello scenario diventa predominante e coordina tutte le altre attività e scelte imprenditoriali in un’azienda, diventando non passivo agli eventi, ma assumendo un atteggiamento proattivo, tale da determinare e garantire la continuità aziendale con l’individuazione di interventi operativi, per mettere l’azienda nelle condizioni di “ripensare” con un approccio strategico adatto al cambiamento. Lo shock economico dei primi mesi del 2020 ha colpito in egual misura famiglie, imprese, lavoratori e istituzioni e ha generato pesanti ripercussioni sul tessuto socio economico in Italia e nel mondo. Si è subito manifestata una grave crisi di liquidità che ha coinvolto tutti i settori e chi ne ha subito in maggior misura le ripercussioni sono state le PMI che hanno subito affrontato la fase critica e hanno attivato immediatamente una stima del fabbisogno finanziario di emergenza e la ricerca delle possibili fonti per la copertura. Ad oggi, in Italia, assistiamo ad una moria di aziende e ad altre che continuano ad essere indebolite dalle leggi vigenti e da una lenta burocrazia.
 
Chi riesce a vedere una sensibile ripresa sono gli Emirati Arabi, per aver adottato misure precauzionali nei precedenti mesi estivi e aver coperto con la campagna vaccinale gratuita il 50% dei residenti, superando le difficoltà che, al contrario, affliggono le metropoli europee e la nostra Italia. E questa opportunità nasce come una vera e propria boccata d’ossigeno per l’economia turistica, con un evento che vedrà Dubai Expo 2021, previsto tra il 1 Ottobre e il 31 marzo 2022, l’evento della rinascita delle menti e del futuro “Connecting Minds “ e “ Creating the Future” ( fonte: Falcon Advice). Una vetrina che attrarrà le eccellenze italiane e darà nuovamente vita al Made in Italy nel mondo. La Regione Emilia-Romagna, intanto, ha disposto un bando a sostegno delle imprese che vogliono partecipare all’Expo, come grande e importante segnale di ripartenza.
La voglia di ricominciare, tra l’altro, unendo le menti e raccontando le regioni italiane che saranno protagoniste di un programma letterario del regista Gabriele Salvatores sul tema “la bellezza che unisce le persone”. Attraverso il racconto fatto di immagini delle varie regioni, emergeranno la storia, i paesaggi, le peculiarità dei diversi territorio, l’arte di un’Italia che ha l’esigenza di rinascere. Nel Padiglione Italia, ogni territorio avrà la possibilità di raccontarsi con un video di tre minuti nel percorso espositivo del Belvedere “ una struttura circolare esternamente tutta fatta con muti a secco”. I contenuti saranno tanti, come anche le modalità per potersi rappresentare con un unico obiettivo: esprimere poesia e amore nel lavoro delle persone.

Alessandra Lofino

leggi l'articolo

Related Articles