Il rating della reputazione eco sostenibile

Sarebbe prassi in questi casi, partire da un fatto politico, ma sempre meglio, in certi casi, riportare alla luce valori antropologici per fare in modo che ci si differenzi dalle modalità robotiche. La parola chiave è: creatività. Secondo Daan Roosegaarde, architetto designer olandese, la bellezza è fondamentale perché trasporta in territori che non si sarebbe mai immaginato di raggiungere. Ecco che tale espressione del grande architetto, dovrebbe rispecchiare l’ambizione di tutti gli imprenditori che ormai da un anno sono fermi a causa della forma pandemica che ha invaso il mondo. Si tratta di settori che riguardano l’estetica, la forma, la socializzazione “in presenza”, quindi coloro che organizzano gli eventi, grande strumento di comunicazione, annullato per tutto il 2020 e chissà per il 2021. Nonostante il Governo “Draghi” sia rimasto in grandi linea con il “Conte 2”, tra i 23 ministeri, a proposito di grandi architetture, sono evidenti elementi di discontinuità con l’integrazione di nuovi e innovativi dicasteri, che necessitano, però, di decreti legge per farsì che possano adempiere alle funzioni volute dal presidente Draghi. Naturalmente, i protagonisti sono due: Ministero della Transizione Ecologica con funzione dedita all’energia ( prima era attribuita allo sviluppo economico), facendolo diventare un super dicastero affidato a Roberto Cingolani che guiderà processi e sistemi legati alla politica ambientale, dalle ricadute dei cambiamenti climatici al dissesto idrogeologico e gran parte di quelle collegate a interventi green. Una vera e propria Mission ambientalista del governo Draghi, quindi, sempre in ottica del Recovery plan, con un dicastero con portafoglio,allo stesso modo del Ministero del Turismo affidato a Massimo Garavaglia, che ha il compito di coordinare tutte le iniziative del settore, sempre considerato altamente strategico per l’economia del Paese e da marzo 2020 particolarmente colpito dalla crisi. L’obiettivo è far uscire rapidamente il Paese dall’emergenza e puntare alla crescita e alla ripresa immediata di imprese che hanno rappresentato il 6% del pil con picchi al 14% con un valore occupazionale di 300mila persone occupate e che ora sfiorano il fallimento con una percentuale di turisti stranieri superiore al 60% in meno rispetto all’anno precedente alla pandemia e una perdita di fatturato di circa 53 miliardi di euro ( fonte Unioncamere). I due ministeri, da ora in poi, potranno avere totale autonoma capacità di spesa grazie al “portafoglio”. Dunque, per rilanciare il Paese, si dovrà lavorare tra i ristori e il Recovery, assumendo, così, un vero e proprio settore industriale e non più inserito nell’ambito della cultura, che tra l’altro assume a sua volta una sua identità. Si punta agli aiuti fiscali, almeno con lo stop all’Imu; ma per riattivare i motori delle imprese e riprendere l’economia italiana del settore, ci sono i 3,1 miliardi del Recovery, da condividere tra turismo e cultura, con una fondamentale attivazione di altri sistemi essenziali per la ripresa e cioè la modernizzazione delle infrastrutture, la formazione ed il potenziamento delle strutture ricettive. E’ da mettere in primo piano anche l’investimento delle imprese nella eco-sostenibilità per quel che riguarda l’organizzazione degli eventi. Che il Ministro Cingolani sia uno scienziato fortemente voluto per guidare l’Italia verso un futuro a Emissioni zero è una grande opportunità per la rinascita del settore EVENTI, dal luxury al wedding. In futuro ci si potrà sempre distinguere, secondo Daan Roosegaarde, dai robot se integriamo creatività e tecnologia confermando il ruolo dell’essere umano come “ l’architetto” della vita. Roosegaarde è autore di progetti green approvati da atenei e scienziati, come l’installazione Urban Sun che sfrutta raggi UV innocui per l’uomo. Non per caso anche Nestlè negli ultimi 10 anni solo in Italia ha segnato una riduzione del 45% in tutti i suoi stabilimenti di emissioni di Co2, usando al 100% l’energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili. L’obiettivo, a livello globale, è dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e arrivare a quota zero entro il 2050. Considerato che la Nestlè occupa un ruolo rilevante nel sistema di crescita industriale, le imprese degli eventi dovrebbe orientarsi sempre di più verso un trend ancora in crescita su cui investire le proprie risorse in qualità di sostenibilità. Del resto “ sviluppare un sistema in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri” è un obiettivo di alto profilo legato allo sviluppo della sostenibilità ecologica ,ma anche sociale ed economica. Rispetto e tutela dell’ambiente diventano così i parametri fissi di un sistema che deve fare i conti con il cambiamento climatico e con la riduzione delle risorse naturali. Ecco che non stupisce come alcune imprese hanno già avviato quello che secondo lo United Nations Environment Programme si definisce come Evento Sostenibile e cioè “ ideato , pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare un’eredità positiva alla comunità che lo ospita”. Essenziale,dunque, è reinventarsi e generare producendo novità. In tal modo, si potrà essere, nel Rating della reputazione, a livelli alti e le preferenze dei territori italiani incrementeranno anche in virtù di indicatori nuovi e innovativi.
Alessandra Lofino

Related Articles