ANSA-BOX/Covid fa crollare nozze,unioni,separazioni,divorzi
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Covid fa crollare nozze,unioni,separazioni,divorzi Istat su I semestre 2020. Nel 2019 oltre 50% matrimoni civili (di' Simona Tagliaventi) (ANSA) - ROMA, 18 FEB - La pandemia ha inciso pesantemente sulle relazioni sentimentali: nel primo semestre 2020 e' crollato il numero di matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi, secondo quanto certifica il report dell'Istat su 'matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi'. Il vero crollo si delinea nel secondo trimestre per via delle restrizioni relative alla celebrazione dei matrimoni religiosi durante il lockdown, cosi' come per quelle finalizzate a ridurre gli eventi di stato civile che hanno luogo nei Comuni. La diminuzione rispetto al secondo trimestre 2019 e' stata di circa 80% per i matrimoni, di circa 60% per le unioni civili e le separazioni/divorzi consensuali presso i comuni e i tribunali. Ma la tendenza in calo, seppure in minore misura, era gia' presente: nel 2019 sono stati celebrati in Italia 184.088 matrimoni, 11.690 in meno rispetto all'anno precedente (-6%). Il calo riguarda soprattutto i primi matrimoni. Scendono anche le seconde nozze o successive (-2,5%) ma aumenta la loro incidenza sul totale: ogni 5 celebrazioni almeno uno sposo e' alle seconde nozze. I divorzi diminuiscono leggermente (85.349, -13,9% rispetto al 2016, anno di massimo relativo) dopo il boom dovuto agli effetti delle norme introdotte nel 2014 e nel 2015 che hanno semplificato e velocizzato le procedure. Pressoche' stabili le separazioni (97.474). Un altro tratto distintivo dell'evoluzione della nuzialita' e' la crescita sostenuta delle nozze celebrate con il rito civile, passate dal 2,3% del 1970, al 36,7% del 2008 fino al 52,6% del 2019 (96.789 matrimoni celebrati con rito civile). I matrimoni con rito civile sono 2 su 3 al Nord e circa 1 su 3 al Sud. L'Istat registra un calo dei primi matrimoni che e' da mettere in relazione in parte con la progressiva diffusione delle libere unioni (convivenze more uxorio) che sono piu' che quadruplicate dal 1998-1999 al 2018-2019, passando da circa 340 mila a 1 milione 370 mila. Sono in continuo aumento anche le convivenze prematrimoniali che possono avere un effetto sul rinvio delle nozze a eta' piu' mature. Ma e' soprattutto la protratta permanenza dei giovani nella famiglia di origine a determinare il rinvio delle prime nozze. Nel 2019 sono state celebrate 34.185 nozze con almeno uno sposo straniero, valore sempre in aumento negli ultimi 5 anni. Questa tipologia di matrimoni riguarda quasi due matrimoni su 10 (il 18,6% del totale dei matrimoni). Riguardo alle unioni civili, il 37,9% e' celebrato nel Nord-ovest, seguito dal Centro (26,7%). Tra le regioni in testa si posiziona la Lombardia con il 24,5%, seguono Lazio (15,3%), Piemonte (9,6%), Emilia-Romagna (9,3%) e Toscana (8,8%). Considerando i tassi per 100mila residenti, il Lazio si colloca al primo posto (6,1 per 100mila), seguito da Lombardia (5,6), Toscana e Liguria (5,4). (ANSA).